Il portale di Regione Lombardia per la pubblicazione dei dati open.
La messa on line del portale segue l’adozione, nello scorso mese di gennaio, dei "Criteri generali per l’open data".
I nostri problemi non sono la patologia accidentale di un sistema di trasferimenti sano ma l’esito fisiologico, prevedibile e previsto, di un sistema sbagliato.
Pensare che si possa crescere quando lo Stato e le altre amministrazioni pubbliche assorbono oltre il 51% del reddito nazionale è semplicemente donchisciottesco e del tutto irrealistico.
Mai nessun paese al mondo ha avuto uno sviluppo sostenuto quando la spesa pubblica supera il 40% del reddito nazionale.
La Svizzera è quasi priva di risorse naturali, non ha una popolazione omogenea, avendo lingue nazionali, religioni ed etnie diverse, eppure è il paese più ricco in Europa. Perché?
E’ l’unico paese europeo nel quale la spesa pubblica non supera il 35% del pil e ha un federalismo cantonale vero, non l’orrendo scimmiottamento che ne abbiamo perpetrato in Italia, dove vengono considerati enti locali la Lombardia e la Sicilia, rispettivamente con 9,5 e 5 milioni di abitanti.
La Confederazione Elvetica, con sette milioni di abitanti, ha ben ventisei canoni autonomi. Quello è vero federalismo.
Serve definire un ordine preciso per la suddivisione delle risorse
1) 60% alle Persone ed alle loro famiglie
2) 20% ai Comuni che rappresentano il livello locale
3) 10% alle Regioni che rappresentano il livello regionale
4) 9% al Governo area euro (parlamenti erupeo e nazionale)
5) 1% al Governo Mondiale
Gpg Imperatrice, e' nello staff di Scenari Politici e di Rischio Calcolato da oltre 2 anni. Dirigente aziendale, Ingegnere, Milanese, sotto i 40, mamma. Appassionata di Sondaggi, Statistiche ed Analisi, da circa 3 anni fornisce regolarmente le sue proiezioni elettorali ed i suoi articoli di proposta. Politicamente Liberista, Conservatrice, Nordista.
GEAB 63 - Crisi sistemica globale - Le 5 devastanti tempeste dell'estate 2012 al centro del cambiamento geopolitico mondiale
- Ri-caduta in recessione degli Stati Uniti, con sullo sfondo la stagnazione europea ed il rallentamento dei BRICS.
- Banche Centrali in un vicolo cieco, aumento dei tassi d’interesse.
- Tempesta sul mercato dei cambi e su quello del debito sovrano occidentale.
- Iran, la guerra «di troppo».
- Nuovo crollo dei mercati e delle istituzioni finanziarie.