lunedì 5 dicembre 2011

Cura inflattiva

La "terapia inflattiva" sarà il rimedio per curare il mal di debito. Prendiamo un valore ragionevole del 5% dal dato inglese dove la banca d'inghilterra ha già stampato moneta portando l'inflazione al 5% e questo è chiarito dal dl grafico tratto dalla Banca Centrale Europea.




7 anni d'inflazione al 5% portano il debito da 125% all' 87% del Pil. Ma per essere efficace stipendi e pensioni devono restare fermi. Prendiamo una pensione di 1500€ oggi che non verrà indicizzata per 7 anni, perderà un terzo del suo valore circa e corrisponderà a 1047€ odierni.
    
La Fornero da ministro Tecnico-Competente qual'è sa bene cosa stia facendo.



... e non riesce nemmeno a dirlo.

mercoledì 30 novembre 2011

€uro$olution


Domanda n°1) Perchè EUR/USD non è mai sceso sotto 1,25 da oltre 1 anno ?


Domanda n°2) Perchè la Sizzera ha adottato l'euro da fine agosto (EUR/CHF scambia regolarmente sopra 1,22) ?


Tutti gli €uro-catastrofisti dovrebbero dare risposte convincenti anche a queste due domande e spiegarmi come mai l'euro non precipita sul dollaro ed il franco svizzero resite nella parità a 1,23 sull'euro.
Nel corso delle ultime settimane, era sembrato che i responsabili politici europei portassero al collasso il sistema. Ma ora sembra che i tedeschi e la BCE abbiano preso il controllo della situazione. 
Entro il 10 dicembre si effettuerà una mossa decisiva verso l'integrazione fiscale Germanocentrica.
A quel punto la direzione tedesca deciderà quanta moneta stampare e per quali obiettivi usando le stesse tecniche già usate in USA e GB.

mercoledì 16 novembre 2011

Governo MONTI


Mario Monti (in qualita' di premier e ministro delll'Economia) 
Antonio Catricala' (Sottosegretario alla Presidenza)
- Corrado Passera (Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti)
- Anna Maria Cancellieri (Interno)
- Lorenzo Ornaghi (Beni e Attivita' Culturali)
- Francesco Profumo (Istruzione)
- Giulio Terzi (Esteri)
- Elsa Fornero (Lavoro con delega alle Pari Opportunita')
- Giampaolo Di Paola (Difesa)
- Paola Severino (Giustizia)
- Mario Catania (Politiche Agricole)
- Mario Clini (Ambiente)
- Renato Balduzzi (Salute).


Renzo Moavero (Rapporti con l'Ue)
Pietro Gnudi (Turismo e Sport)
Fabrizio Barca (Coesione Territoriale)
Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento)
Andrea Riccardi (Cooperazione Internazionale)


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mercoledì 9 novembre 2011

Il commissario Monti

Mario Monti oggi è divenuto senatore a vita.


1 - Commissario europeo nel 1994 nominato dal governo Berlusconi.


2 - Presidente della Commissione Trilaterale sezione europea per il 2010 - 2012


3 - Commissario (presidente del consiglio) del governo italiano dal....



Se Israele attacca Iran => PETROLIO 300$


 Stretto di Hormuz 
La scorsa settimana il Gruppo Rapidan ha previsto che il prezzo del petrolio salirà oltre i 175 dollari al barile in caso di attacco all’Iran. Secondo un sondaggio condotto da un gruppo di specialisti del settore del petrolio, i prezzi del petrolio aumenterebbero in media del 23% nelle prime ore dell'attacco.


Arnaud de Borchgrave, scrivendo per la UPI, ha suggerito che il prezzo del petrolio sarebbe aumentato ancora di più. "Basterà sganciare una sola bomba sull’Iran e il prezzo del petrolio potrebbe schizzare fino a 300 o anche 500 dollari al barile", scrive."Lo Stretto di Hormuz, tra l’Oman e l’Iran, è lo stretto più importante del mondo per il trasporto del petrolio con un flusso di petrolio giornaliero di 16 milioni di barili, circa il 33 per cento di tutto il trasporto marittimo di idrocarburi o il 17 per cento del petrolio scambiato in tutto il mondo."


"Mentre molti esperti di mercato ritengono che una guerra contro l'Iran potrebbe far alzare i prezzi del petrolio almeno tra i 200 e i 300 dollari al barile, le analisi più ottimistiche degli effetti sui mercati petroliferi di un attacco israeliano contro l'Iran e la successiva chiusura dello Stretto di Hormuz parlano di un picco di 175 dollari al barile”, riferisce Fars News Agency, l'agenzia ufficiale di stampa iraniana.

lunedì 7 novembre 2011

Governo MONTI


Berlusconi cerca di andare alle elezioni con questa legge elettorale ma vediamo i numeri presi da TUTTI I NUMERI DELLA CAMERA – IL FIDUCIOMETRO.


Favorevoli a Monti per 6 mesi o piu sono:
Alla camera 312 FAVOREVOLI mentre ci sarebbero 307 contrari e 12 tra incerti e astenuti
PD ---- 206
UDC ---- 38
FLI ---- 25
IDV ---- 22
ALTRI -- 18


Al senato 136 FAVOREVOLI mentre 185 sarebbero contrari
PD ----------------------------- 106
Per il Terzo Polo (ApI-FLI) ----  13
IDV ----------------------------  12
altri --------------------------   5


ma se si andasse alle elezioni cosa succederebbe alla camera
Al CENTRODESTRA andrebbero 213 seggi e cioè sicuramente 100 parlamentari perderebbero il posto e ne basterebbero 30 o 40 per appoggiare MONTI


ma anche al senato 
Al CENTRODESTRA andrebbero 118 seggi e cioè sicuramente 60 senatori perderebbero il posto e ne basterebbero 20 o 30 per appoggiare MONTI


A decidere in realtà piu che la BCE e la Germania pare sia l'attuale legge elettorale che lascerebbe nelle mani di Berlusconi e Bossi la mannaia per almeno 160 parlamentari.

sabato 5 novembre 2011

Santoro sfonda il muro dei monopoli televisivi


Nell'ormai liquefatta Italia Santoro da un'idea di come affrontare le questioni nel prossimo futuro.
La vera questione è capire chi paga e quanto ?
Si perché il controllo e la gestione delle risorse limitate sarà una questione prioritaria per trovare una vera soluzione.
Santoro ha lanciato una sottoscrizione e ponendo la fiches a 10 euro punta ad intercettare 200.000 sottoscrittori. questa che è solo una piccola parte della scommessa pare che sia già ampiamente vinta dato che han già superato le 100.000 prima di partire.
La raccolta pubblicitaria è la seconda sfida ed avendo posto la soglia a 1.900.000 spettatori medi per puntata pare che sarà ampiamente superata anche la seconda misura.

sabato 29 ottobre 2011

Sviluppare l'economia digitale per rilanciare l'Italia


Mentre imperversa la crisi e l'Europa chiede giustamente conto al Governo delle misure per uscire dal fosso , università, imprese e società civile sembrano essersi date una sveglia sul mondo di internet. O meglio: abbiamo tutti insieme iniziato a parlare di economia di internet, cercando di quantificarla. 
Non è poco in un Paese in cui qualcuno pensa ancora che la Rete sia un passatempo da nerd e smanettoni. In questo lo studio commissionato in primavera da Google a Boston Consulting ha aperto una strada. 
Oggi arriva un altro report: si chiama Sviluppare l’economia digitale in Italia, ed è stato promosso dal Dag, il Digital Advisory Group (scaricalo qui in Pdf, 4 Mb), che comprende istituzioni come l'American Chamber of Commerce, 31 delle più importanti imprese del settore, da Telecom Italia a Cisco passando per Microsoft, ma anche l'Università Bocconi, il Politecnico Torino e Mckinsey, che ha realizzato il dossier.
     





sabato 22 ottobre 2011

Comportamenti che allungano la vita


+20 anni - Mangiare poco con dieta ipocalorica
+10 anni - Non fumare
+ 5 anni - Mantenere il cervello attivo
+ 5 anni - Non mangiare carne rossa
+ 3 anni - Lavorare almeno 40 ore alla settimana


+ 1 anno - Usare il filo interdentale
+ 1 anno - Proteggersi dal sole
+ 1 anno - Vivere in famiglia

mercoledì 19 ottobre 2011

Molise e strani numeri elettorali

Dalla pagina del sito del minitero degli interni
Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Elezioni regionali del 16 e 17 ottobre 2011
Si conteggiano 331.970 elettori - Dato aggiornato alle ore 07:32 del 18/10/2011 e si contano 198.494 votanti.
apparentemente pare una cosa seria ma andando sul sitodell'Istat
Totale della Popolazione residente al 1 Gennaio 2011 per sesso e stato civile 
alla regione Molise da 319.780 abitanti


domanda n°1) Ma è possibile che in una regione ci siano più elettori (331.970) che residenti (319.780) ?
gli elettori in genere sono l'80% della popolazione residente essenndoci un limite di 18 anni per poter votare.
prendendo per buoni i dati istat si potrebbe stimare che gli elettori siano  256.000 = (319.780 * 0,8)
Prendendo la Lombardia nel 2010 
Totale della Popolazione residente al 1 Gennaio 2010 per sesso e stato civile
Lombardia 9.826.141 abitanti
Elettori  7.694.756 --> 78,3 % degli abitanti
Votanti   4.973.519 --> 50,6 % degli abitanti

Rugby: perchè Tonga ci supera?

Manca l'aggiornamento della finale di coppa del mondo ma per l'Italia è già chiaro che 8 anni sono passati inutilmente. La posizione  nel ranking  mondiale è peggiorata rispetto ai mondiali australiani.
8 anni fa l'Italia era 11a come si vede nell'immagine
Tolto il gruppo delle prime 5 nazioni rugbystiche che restano irraggiungibili per il noi. Nel 2003 dopo i mondiali ci stavano davanti nell'ordine IRLANDA, ARGENTINA, GALLES, SCOZIA, SAMOA. Si tratta certamente di campioni tradizionalmente fortissimi ma le dimensioni economiche che li supportano sono certamente alla nostra portata. Si è intervenuto per reperire risorse e la grande opportunità offerta dalla partecipazione al 6 nazioni ha rimpinguato le casse federali.

sabato 15 ottobre 2011

Riflessioni quantitative sul rugby italiano

Partendo dalle percentuali delle "Le regioni del rugby"
27,2% - Veneto
16,6% - Lombardia 
13,6% - Emilia 
10,0% - Lazio
 8,7% - Toscana
 4,7% - Sicilia 


si possono fare alcune riflessioni:
1) Il VENETO è sovrarappresentato. Lo scorso anno in eccellenza erano presenti 4 team veneti: Petrarca,  Rovigo,  Mogliano,  Veneziamestre oltre alla Benetton in celtic ed era troppo per il 27% del peso italiano, per i suoi 5.000.000 di abitanti e per i suoi 10.000 tesserati. La finale tutta veneta forse non è giustificata anche se il vincitore è certamente meritato e certamente è giusto aver perso il Veneziamestre portando al più giusto rapporto di 3 squadre venete in eccellenza e tali dovrebbero restare.
   
2) La LOMBARDIA è molto sottorapresentata. Lo scorso anno in eccellenza non erano presenti team lombardi e solamente il team Aironi in celtic finito all'ultimo posto. Il ritorno del Calvisano rappresenta l'inizio del riequilibrio rappresentativo che dovrà vedere l'arrivo di un nuovo team lombardo in eccellenza e se fosse il Grande Milano sarebbe un risultato piu promettente per il futuro del rugby italiano. Il team celtico Aironi dovrà migliorare i risultati e raggiungere il più ampio bacino di pubblico milanese. La Lombardia pesa per il 17% ma  con i suoi 10.000.000 di abitanti ed i 13.000 tesserati rappresenta il futuro di questo sport a livello italiano. Lo sviluppo è a Nord-Ovest che con Lombardia, Piemonte e Liguria  ed i 16 miloni di abitanti che le abitano.

giovedì 13 ottobre 2011

Le regioni del rugby

Attribuendo i millesimi alle oltre 80 squadre che rappresentano il meglio del movimento rugby-stico italiano si può ricavare una mappa significativa.
100 punti alle 2 squadre di Celtic league
200 punti alle 10 squadre di Eccellenza
300 punti alle 25 squadre di Serie A
400 punti alle 48 squadre di Serie B
   
L'82% del rugby italiano si concentra in queste 6 regioni:
27,2% - Veneto con 20 squadre 
16,6% - Lombardia con 12 squadre 
13,6% - Emilia con 12 squadre 
10,0% - Lazio con 11 squadre 
 8,7% - Toscana con 7 squadre 
 4,7% - Sicilia con 4 squadre 


domenica 9 ottobre 2011

Politica aperta e trasparente


Nella società dell'informazione la politica  deve essere completamente aperta e trasparente.
La produzione di dati a costi sempre minori ed in quantità sempre maggiori richiede un'elaborazione precisa ed accurata. L'attuale struttura politica che promuove valori come libertà, fratellanza e rispetto reciproco finiscono in bolle di frasi vuote e prive di significato.  La rete detesta la chiacchiera nel senso che le parole prive di significato finiscono nell'irrilevanza mentre le sintesi ed i dati elaborati con precisioni diventano rilevanti e validi per miliardi di persone. Senza la rete migliaia di persone potevano nei rispettivi ambiti sostenere false verità con un gruppo ristretto di "creduloni" mentre con la rete un semplice ed accurato studio può smentirli tutti simultaneamente. La rete premia quei gruppi, organizzazioni e singoli individui che promuovono informazioni esatte con modalità trasparente premiandoli con la rilevanza.

sabato 8 ottobre 2011


Con quasi 130.000 voti, l’8,9%, il Partito Pirata ha ottenuto 15 seggi e il suo miglior risultato di sempre in un’elezione locale. 
Il Partito Pirata si batte per una riforma delle leggi sul copyright e ha una base formata da attivisti (con un’altissima percentuale di giovani) nel settore di internet e dell’informazione.

domenica 2 ottobre 2011

Democrazia diretta

L’unico modo per riportare i cittadini alla Politica (la P maiuscola non è casuale) sta in una grande operazione culturale che faccia prendere coscienza gli italiani del fatto che devono uscire da uno stato di sudditanza demotivante e rassegnata per passare ad un maturo ruolo di cittadino che riprende in mano il suo futuro grazie alla democrazia diretta intesa come insieme di strumenti per interagire con l’amministrazione pubblica.
Dove c’è la democrazia diretta - ci sono studi che lo confermano - i cittadini sono più sereni, più consapevoli e più documentati su ciò che riguarda la vita politica del loro paese: addirittura risulta che la maggior condivisione porta a tangibili benefici in campo economico.

venerdì 30 settembre 2011

giovedì 8 settembre 2011

L' abolizione delle province è solo l'inizio

Per chi fosse contrario all'abolizione delle province ed accampasse inutili motivazioni antisoppressione gli consiglio di farsi un giro in Valle d'Aosta ed in Trentino Alto Adige dove non sono mai esistiti 2 organi intermedi. In valle d' Aosta non esiste la provincia e la regione fa tutto. In trentino di fatto non esiste la regione che tale si chiama l'unione delle due province Trento e Bolzano e quindi le province fanno tutto. A mio avviso un solo ente tra provincia e regione è decisamente meglio di due oltre a costare di meno ed in queste zone se ne riscontra l'esempio evidente.


Ma questo passo inevitabile è solo un pezzo del percorso che dovremmo fare quanto prima per far corrispondere le risorse sempre più finite ai bisogni delle nostre esistenze. Osservando gli attuali livelli politici se ne contano ben sei:
   

- Parlamento europeo
- Camera
- Senato
- Regione
- Provincia
- Comune
   
Tutti questi livelli sono considerati ormai troppi da tutti e quel che piu conta è che assorbono troppe risorse e cioè il 50% circa dei flussi generati dalla comunità.
   
L'euro ha cambiato per sempre le nostre organizzazioni sociale ed ora dovremo riorganizzarci tutti tenendo ben presente questo fattore epocale. Per quanto mi riguarda credo che 4 siano i livelli in cui riorganizzare tutte le strutture sociale ed a ciascun livello ho anche associato il peso economico che ritengo opportuno:
 
- Famiglia     60%
- Comune     24%
- Regione     10%
- EuroGruppo 6%
   
I livelli Famiglia e Comune sono di facile comprensione mentre la rivoluzione è l'assegnazione a questi due dell'84% delle risorse complessive. Col termine Regione non intendo le semplici regioni attuali ma una nuova riorganizzazione di quest'organo che deve essere intermedio tra il Comune e l'eurogruppo.
Col termine Erurogruppo intendo l'insieme dei territori che adottano l'euro e questi dovranno gestire in modo unitario le seguenti 4 funzioni:
   
- Finanze
- Giustizia
- Esteri
- Difesa



domenica 28 agosto 2011

Rugby - Celtic league 2012

Si avvia la seconda stagione per le italiane in Celtic league e quest'anno è giusto aspettarsi qualche risultato in più. Dopo il primo anno di rodaggio in un vero campionato professionistico 
I risultati sono mancati specialmente per gli Aironi di viadana che hanno chiuso all'ultimo posto con una sola vittoria. Anche Treviso però con una sola vittoria in meno di Newport ha perso ben tre posizioni dai gallesi. Nel secondo anno dovranno essere ottimizzati molti comportamenti per ottenere una migliore classifica. Per gli Aironi servirà aumentare il numero di vittorie e considerando anche le difficoltà degli altri team è auspicabile che al termine della prossima stagione la classifica delle ultime sei squadre sia la seguente:
Gli Aironi dovrebbero trasformare in vittorie molte delle sconfitte di misura dello scorso anno, ma sette vittorie sono quelle del Connacht che è stato sconfitto lo scorso anno a Viadana. Speriamo che l'auspicio si trasformi in realtà il 6 maggio 2012

lunedì 22 agosto 2011

Oro: scandali, guerre attacchi e....inflazione

Osservando questa semplice tabella mi sono fatto un po di domande:


  • Ma qual'era lo scopo dello scandalo di Dominique Strauss-Kahn (SDK) ?
  • Perchè attaccare l'euro ?
  • Che senso ha la guerra in Libia ?
  • Come mai cosi tanto accanimento con la Siria che controlla il Libano ?



maggiori riserve di oro degli stati
  
Guadando la tabella qualche ipotesi potrebbe nascere soprattutto se si sommano i valori delle riserve alla quotazione odierna di 1900$ per oncia.


Si può notare come il valore delle riserve aurifere americane risultino la metà della somma di tutte le riserve dei paesi od organizzazioni coinvolte nelle varie crisi.


Qualche sospetto....

Patrimoniale e Chiesa

Da molte parti si chiede l'introduzione di una tassa patrimoniale come in altri paesi.
In Italia questa tassa patrimoniale colpirebbe i beni della Chiesa in modo pesantissimo e probabilmente è per questo motivo che non è mai stata introdotta in precedenza.
Se venisse introdotta questa tassa con eccezzioni che salvaguardassero la Chiesa allora oltre ad avere una odiosa ingiustizia si aprirebbero contenziosi giuridici infiniti difficilmente sostenibili di fronte alla corte di giustizia europea.
Dall'altro lato se venisse approvata una patrimoniale che colpisse tutti i patrimoni compreso quello della Chiesa sarebbe inferto un colpo mortale al sistema finanziario della stessa e si riverserebbe sul mercato uno stock immobiliare enorme che si aggiungerebbe a quello già rilevantissimo dello Stato.
La patrimoniale è quindi di difficle applicazione in Italia.



venerdì 19 agosto 2011

Rugby - ranking mondiale Irb

Come si calcola il ranking Irb ? (vedi classifica aggiornata)
è una domanda che si pongono molti appassionati di rugby ed è spiegato qui.
Ma veniamo ad un esempio italiano e cioè al prossimo incontro tra Scozia ed Italia che si terrà ad edimburgo il 20 agosto 2011.
  
1) si guarda il ranking prima del match

e si ricava che (Rating SCOZIA = 78.57) e che (Rating ITALIA = 74.14)
     
2) si calcola il Rating Gap attribuendo 3 punti in più alla squadra di casa e nel nostro caso essendo la partita giocata in Scozia si avrà;
Rating Gap = (Rating SCOZIA + 3 ) - (Rating ITALIA) = (78.57+ 3) - (74.14) = 7,43
   
3) La squadra di casa Vince e guadagna Core Rating Changes = ( 1 - (Rating Gap / 10)) a spese della squadra avversaria.
quindi calcoliamo il Core Rating Changes della SCOZIA vincente:
Core Rating Changes della SCOZIA vincente =  ( 1 - (Rating Gap / 10)) =  ( 1 - (7.43 / 10)) = 0.257 
se il risultato supera i 15 punti di distacco e quindi si verifica in questo caso la vittoria della Scozia con piu di 15 punti allora si moltiplica per 1,5 il Core Rating Changes e quindi le due squadre si scambieranno 0,3855 punti.
Vittoria della scozia con meno di 15 punti di scarto:
SCOZIA passa da 78.57 a 78.83
ITALIA passa da 74.14 a 73.88
Vittoria della scozia con almeno 15 punti di scarto:
SCOZIA passa da 78.57 a 78.95
ITALIA passa da 74.14 a 73.75
 

4) La squadra ospite vince e guadagna Core Rating Changes = ( 1 + (Rating Gap / 10)) a spese della squadra avversaria.
quindi calcoliamo il Core Rating Changes della SCOZIA perdente:
Core Rating Changes della SCOZIA perdente =  ( 1 + (Rating Gap / 10)) =  ( 1 + (7.43 / 10)) = 1.743
se il risultato supera i 15 punti di distacco e quindi si verifica in questo caso la vittoria della Scozia con piu di 15 punti allora si moltiplica per 1,5 il Core Rating Changes e quindi le due squadre si scambieranno 2,6145 punti.
Vittoria dell' Italia con meno di 15 punti di scarto:
SCOZIA passa da 78.57 a 76.83
ITALIA passa da 74.14 a 75,88
Vittoria dell' Italia con almeno 15 punti di scarto:
ITALIA passa da 74.14 a 76,75
SCOZIA passa da 78.57 a 75,95
   
Se ne ricava che la vittoria dell'Italia in Scozia con almeno 15 punti di scarto  permetterebbe un bel salto nel Ranking mondiale ma purtroppo resta molto difficile e quindi improbabile che accada


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martedì 16 agosto 2011

Finanza fuori controllo La politica non può limitarla

Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo, teorizzatore della "società liquida" afferma che la globalizzazione detesta i vincoli, un po’ come la malavita. L’Europa non fallirà e neppure l’Italia, ma il problema è che non si sa chi comanda


Il problema centrale di questa crisi è che c’è un potere, quello finanziario, totalmente fuori controllo. Non esiste un sistema politico internazionale in grado di limitarlo.
   

domenica 14 agosto 2011

Rugby Italia: 3 vittorie e 3 sconfitte

La nazionale di rugby disputerà 6 incontri dal 13 agosto al 2 ottobre 2011
  
- 13 Ago - Vittoria - Italia  vs Giappone in amichevole a Cesena 31 - 24
  
- 20 Ago - Sconfitta - Italia  vs Scozia  in amichevole ad Edimburgo 12 - 23
  
- 11 Set - Sconfitta - Italia  vs Australia  ore 15:30 ad Auckland 6 - 32
  
- 20 Set - Vittoria - Italia  vs Russia  ore 19:30 ad Nelson 53- 17
  
- 27 Set - Vittoria - Italia  vs Stati Uniti  ore 19:30 ad Nelson 27 - 10
  
- 2 Ott - Sconfitta - Italia  vs Irlanda ore 20:30 a Dunedin 6 - 36

domenica 7 agosto 2011

Draghi Presidente

Sono convinto che sia la figura piu credibile cui l'Italia può affidarsi come già pensavo 2 anni fa per realizzare i seguenti punti:

1) Cambiare governo con Draghi presidente del consiglio pro tempore fino alle nuove elezioni. Le soluzioni non possono che essere validate dalla BCE (che ci comprerà le obbligazioni) e questa sarebbe una scelta apprezzatissima dai mercati.

2) Dimezzamento degli stipendi e del tempo di lavoro di tutti i dipendenti pubblici e avviare un programma di valutazione per decidere come incrementare la spesa la dove sia strettamente necessario.
  
3) Federalismo alla tedesca - spagnola.
  
4) Riforma previdenziale profonda ed allineata agli altri paesi
   
5) Liberalizzazione delle professioni e dei settori.
  
6) Privatizzazioni estese per ridurre il debito e nessuna patrimoniale.
  

mercoledì 20 luglio 2011

Obama: un'imbonitore al servizio dell'elite

Obama preferisce sempre il gesto simbolico grandioso al grande cambiamento strutturale profondo. 
Se guardiamo bene sin dall'inizio quando combatte "contro la Clinton" per la presidenza e poi la nomina segretario di stato.
Annuncia a gran voce che chiuderà Guantanamo e intanto dà il via libera all'allargamento del carcere di Begram in Afghanistan e si oppone ai processi contro i funzionari di Bush che autorizzarono le torture.
Nomina la prima giudice latino americana alla corte suprema e intanto fa approvare un giro di vite sull'immigrazione.
Investe nell'energia pulita ma appoggia la favola del carbone pulito" e rifiuta di tassare le emissioni di CO2, l'unico metodo davvero valido per ridurre il consumo di carburanti fossili. 
Si scaglia contro l'avidità dei banchieri e affida le redini dell'economia a veterani di Wall Street. 
E soprattutto, promettere di metter fine alla guerra in Iraq, mandando in pensione l'orrendo concetto di "guerra al terrore", mentre in Afghanistan e Pakistan i conflitti ispirati a quella logica s'intensificano.
E da ultimo dice di aver ucciso Bin Laden ma non ne fa vedere il corpo.
La vittoria di Obama e l'entusiasmso per il suo marchio hanno dimostrato che c'è un'enorme fame di cambiamento in senso democratico: moltissime persone non vogliono conquistare i mercati con la forza delle armi, disprezzano la tortura, credono nelle libertà civili, vogliono che le aziende stiano fuori dalla politica, pensano che il riscaldamento globale sia la grande battaglia del nostro tempo e vogliono far parte di un progetto politico più ampio. Trasformazioni come queste si potranno ottenere solo quando i movimenti avranno i numeri e la forza per pretendere delle risposta dalle élite. Obama ha vinto le elezioni perché ha saputo sfruttare la nostra nostalgia per quei movimenti. Ma era solo un'eco, un ricordo. Il nostro compito ora è costruire un movimento che sia the real thing, un vero movimento.
   
Naomi Klein sposta la sua attenzione dal centro commerciale a Barack Obama, e scopre che la cultura delle corporazioni ha preso il controllo del governo statunitense.
COME LE CORPORAZIONI HANNO PRESO IL CONTROLLO DELL'AMERICA

domenica 17 luglio 2011

Spidertruman l'anti-casta italiana

Spunta sul web un ''Julian Assange'' anti-casta italiana. Licenziato dopo 15 anni di precariato alla Camera, svela ''tutti i segreti della casta'' su Facebook dove ha creato la comunità 'I segreti della casta di Montecitorio'.
Il blog I segreti della Casta
Lui promette di rivelare, giorno per giorno nuovi intrallazzi dei signori della politica, di destra, di sinistra, di centro. Forse anche dall'alto. E perché l'evento carbonaro sia ancora più emozionante alla pagina Facebook, aggiunte in tutta velocità un secondo indirizzo, via blog... Tante foto, tanta carta intestata fotografata. Ma in realtà l'«Assange de no' altri», per ora parla di finte scorte, furti fasulli per ottenere rimborsi, minacce inesistenti per ottenere l'auto blu, viaggi gratis per amici e parenti, sconti giganteschi e stipendi elencati uno ad uno per mettere a nudo i privilegi della politica. Ma non fa nessun nome.

giovedì 14 luglio 2011

Italia piu' a rischio di Lettonia e Lituania

Il costo per assicurare i titoli di stato di Latvia e Lituania e' da qualche giorno inferiore al costo per assicurare dal default i titoli di stato dell'Italia.


Infatti, mentre Roma da' prova di avere una classe politica irresponsabile (100 parlamentari del PDL, il partito di maggioranza, hanno annunciato che voteranno contro la manovra finanziaria predisposta dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, del quale - per inciso - i giudici hanno chiesto del suo collaboratore piu' stretto l'arresto per corruzione e associazione a delinquere) dunque mentre Roma e' irreponsabile, gli stati del Baltico dell'ex Unione Sovietica hanno implementato le giuste misure di austerita' e di riduzione del debito, mettendosi in regola con il giudizio dei mercati.


Azione questa, che la nostra Casta non da' segno di voler fare, impotente come e' e occupata come e' a mantenere esclusivamente i propri privilegi e prebende, senza assolutamente pensare alle sorti economiche e sociali del paese, ormai incamminato verso scenari assai rischiosi e di serio arretramento.


In concreto, al di la' dei giudizi (che comunque devono essere impietosi) il CDS (credit default swap) dell'Italia, il cui debito ha ricevuto un rating di Aa2 da Moody’s (l'agenzia ha pero' gia' annunciato un possibile "declassamento" e ha posto il nostro paese sotto osservazione) e' salito in termini di prezzo sopra al CDS della Lituania, che ha un rating 5 volte inferiore, e sopra al CDS della Lettonia, che ha un rating 7 volte inferiore. Il CDS a 5 anni dell'Italia costa in questo momento 281, quello della Lituania 219.


La Latvia ha annunciato misure per ridurre il deficit di bilancio al 2.5% del Pil il prossimo anno dal 9.7% nel 2009. La Lituania punta al 2.8%. L'Italia ha il secondo piu' alto debito d'Europa in proporzione al Pil dopo la Grecia (che pero' e' tecnicamente "fallita", cioe' in default) al 120% del Pil, rispetto al 50% di Latvia e Lituania; l'Italia ha il piu' grande debito pubblico in termini assoluti della zona euro con quasi 1900 miliardi di euro, circa 2,6 trilioni di dollari, il terzo piu' grande debito pubblico del globo.


Il prezzo dei CDS (credit default swap) a 5 anni relativi al debito sovrano dell'Italia e' oggi poco sotto il massimo storico, a quota 281,500, rispetto al top toccato lunedi' scorso 11 luglio a quota 296, nel momento di picco dell'attacco speculativo contro l'Italia e i titoli del debito pubblico. Il precedente massimo storico di 268,215 fu stabilito il 30 novembre 2010. Ai prezzi attuali del CDS, per assicurare $10 milioni del debito pubblico italiano contro un eventuale default del nostro paese, gli investitori globali sono disposti a pagare $281500. Il minimo assoluto di prezzo del CDS Italia (equivalente alla massima affidabilita' del paese) risale al novembre 2009, a quota 73.921. Per vere un termine di paragone nella zona euro, il CDS della Germania stamattina quota 55,17.

domenica 10 luglio 2011

Una manovra che dovremo fare prima o poi

Queste azioni sarebbero accettate dall'80% della popolazione e genererebbero 100 miliardi di euro in 4 anni cioè il doppio dell'attuale manovra.


1 - Taglio dai costi politici. Una camera di 400 parlamentari al posto di 2 per 1000 , 12 regioni molto piu autonome delle attuali al posto delle attuali 20, abolizione totale di province e prefetture con l'istuttuzione di una polizia locale regionale, dimezzameno dei comuni dagli attuali 8100 a non piu di 4000
2 - Liberalizzazioni delle professioni con l'abolizione del valore legale del titolo ed istituzione di ordini professionali obbligatori e competitivi. Ad esempio ipotizziamo l'attivita medica sarà filtrata ad esempio da 3 ordini dei medici distinti ed un medico dovrà essere iscritto ad uno degli ordini pagando l'iscrizione e l'ordine si farà carico del'80% dei danni che verranno imputati al lavoro di quel medico.
3 - Tassare le attività imprenditoriali delle chiese e dei patrimoni che non siano le chiese di pubblico accesso.
4 - Disciplinare e tassare la prostituzione come altri paesi gia fanno.
5 - Disciplinare e statalizzare la vendita delle droghe.
6 - Spesa previdenziale ridotta aumentando i controlli per evitare le truffe come i falsi invalidi, abbattere la pensione di reversibilità mettendo un tetto di 1.500 € e legando agli anni di convivenza col de cuius ad esempio per ogni anno di convivenza 5% di copertura
7 - Riduzione della spesa sanitaria per i non cittadini che dovranno tornare nel loro paese per le cure oppure devono diventare contribuenti come i cittadini con assicurazioni private che coprano i costi
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Ma lo scenario di fondo è un altro, è più ampio. E’ che siamo non in una crisi di ciclo, bensì di sistema. Di un sistema che sta per esplodere. Questo governo che sceglie di far quadrare il bilancio con una manovra di 68 miliardi scaricati però quasi interamente sul 2013 e sul 2014, e un’opposizione che sostanzialmente la accetta, e una UE e BCE che non insorgono, nonostante lo scarico differito sia palesemente una furbata irrealistica, perché nessun governo riuscirebbe a reggere un paese sottoposto a quei tagli – tutti questi fattori significano una cosa molto chiara: governo, opposizione, sindacati, UE, BCE, prevedono che di qui al 2013 la situazione cambierà tanto radicalmente, che quegli irrealistici impegni saranno semplicemente superati, che non si dovrà rispettarli. che quindi non serve nemmeno trovare idonee fonti per pagare il debito pubblico – cosa che si sa impossibile, e non solo per l’Italia. Per ora, per l’anno corrente e il prossimo, si tratta soltanto di far quadrare formalmente i bilanci, per mantenere una certa calma e governabilità, in attesa dello sconquasso che porrà fine a tutte le finzioni.

sabato 9 luglio 2011

Tremonti saccheggia i redditi dei piccoli risparmiatori

Tremonti mentre gli spiegano che cazzata ha combinato

Quando il governo di centrosinistra prese in esame l’idea di adeguare la tassazione sulle rendite finanziarie al livello europeo elevando l’aliquota dal 12,50% attuale al 20%, gli uomini della destra, da Berlusconi a Tremonti, scatenarono una furibonda campagna di allarmi e anatemi sostenendo che la sinistra voleva introdurre una “tassa sulle vecchiette” perché quel 20% avrebbe colpito in maniera devastante  i piccoli e piccolissimi risparmiatori ivi compresi anziani pensionati che dal rendimento di quei risparmi traevano il necessario per sopravvivere.
Oggi si direbbe che le “vecchiette” e i pensionati non meritano più la tutela e la protezione di chi, dall’opposizione di allora, si è trasferito al governo. L’incremento dell’imposta di bollo sui titoli introdotto con la manovra correttiva del ministro Tremonti, infatti, colpisce i piccoli e piccolissimi risparmiatori ben più di quanto avrebbe fatto l’aumento dell’aliquota sulle rendite. Rispetto a quell’intervento, infatti, solo chi possiede titoli per valori molto elevati può registrare un vantaggio.
   
Ed ecco i dati. Prendiamo i Bot a un anno, con rendimento 1,8%. Nella situazione attuale  il prelievo grava sugli interessi nella misura del 12,50% a cui va aggiunto l’importo fisso del fissato bollato pari a 34,20 euro.  
L’ipotesi che Tremonti e Berlusconi definirono di aggressione ai risparmi delle vecchiette  prevedeva un prelievo sugli interessi pari al 20%, a cui aggiungere naturalmente i 34,20 euro del fissato bollato. L’intervento del governo per il 2012  prevede il mantenimento del prelievo sugli interessi al 12,50%, ma porta il fissato bollato a 120 euro. Dal 2013, l’intervento di Tremonti conserva ancora l’aliquota al 12,50, ma porta il fissato bollato a 150 euro sui depositi fino a 50.000 euro e a 380 euro per depositi superiori. 
   
Bene, come è evidente dai conti che seguono, i rendimenti di chi dispone di risparmi modesti risultano marginalmente ridotti con l’aliquota al 20%, ma drasticamente tagliati con l’aumento del fissato bollato previsto l’anno prossimo, fino ad essere pressoché azzerati (è il caso di chi possiede titoli per soli 10.000 euro), con l’aumento previsto nel 2013.
La dinamica è evidente. Per fare un esempio: il rendimento di un  risparmio di 30.000 euro, pari, al tasso dell’1,80%, a 540 euro l’anno, oggi è gravato da un prelievo pari a 101,70 euro, cioè il 18,8%. L’ipotesi di un aumento dell’aliquota dal 12,50 al 20% avrebbe comportato un prelievo di 142,20 euro, pari al 26,3%. La modifica di Tremonti comporterà, nel 2012, un prelievo di 187,50 euro, cioè il 34,7%, e, nel 2013, di 217,50 euro, cioè il 40,3%.
   
L’incidenza del prelievo sugli interessi è già adesso  percentualmente molto più pesante per chi dispone di un capitale modesto rispetto a chi ha un capitale più rilevante. Questa differenza, però, si attenua molto nell’ipotesi dell’incremento dell’aliquota al 20%, mentre si accentua in modo fortissimo con l’incremento del fissato bollato di Tremonti. Ciò mostra in modo evidente quanto sia iniquo e portatore di diseguaglianze lo spostamento del prelievo dal criterio proporzionale a quello fisso, secondo lo slogan caro al ministro “dalle persone alle cose”: ecco, siccome poi a pagare sono sempre le persone, è facile vedere come quella formula si traduca nell’ennesima sperequazione a danno di chi ha di meno e a vantaggio di chi ha di più.
    
E METTE IN FUGA GLI INVESTITORI
Va ancora considerato che la riforma Tremonti, già entrata in vigore dal primo luglio, sembra essere la principale responsabile dell’attacco ai titoli italiani in corso mentre scriviamo, dal momento che si teme che la nuova imposta determini una fuga degli investitori dal mercato italiano. Sembra quindi urgente intervenire per correggere la norma esentando i piccoli risparmi e prevedendo un prelievo proporzionale per gli altri.
   
Tratto da http://www.nens.it/_public-file/IMPOSTA%20CAPITARIA.%208.7.11.pdf

lunedì 27 giugno 2011

Dal valore legale al valore reale

Un sistema di prestiti per finanziare gli studi universitari in Italia
Istituto Einaudi per l’Economia e la Finanza – Einaudi Institute for Economics and Finance



Per uno studente, l’investimento in istruzione universitaria è considerevole, ha un elevato rendimento atteso ma un’alta rischiosità e, a differenza degli investimenti di un’impresa, non produce beni patrimoniali che possano esser forniti a garanzia del credito; esso è inoltre caratterizzato da un rendimento privato che è  verosimilmente inferiore al suo rendimento sociale. In queste condizioni la teoria economica suggerisce che, in assenza di mercati assicurativi perfetti, l’investimento in istruzione universitaria possa essere  minore di quanto sarebbe ottimale dal punto di vista sociale: è perciò giustificato che lo Stato intervenga per assicurare una parte del rischio che esso comporta e per sussidiarne il costo. Inoltre, fornire agli studenti la possibilità di finanziare l’accesso all’università aumenta la loro capacità di scelta e può esercitare una pressione concorrenziale sull’offerta di istruzione, contribuendo ad aumentarne la qualità. Allo stesso tempo, la disponibilità di finanziamenti può rappresntare l’occasione per una differenziazione delle tasse universitarie (magari selettiva e soggetta a vincoli), presupposto cruciale  per l’instaurarsi di un reale meccanismo concorrenziale tra le università. Infine, la necessità di soddisfare i requisiti necessari per ottenere il credito necessario agli studi  universitari può fornire un incentivo ulteriore all'impegno 

venerdì 10 giugno 2011

Manovra all'orizzonte post elettorale

Come ormai noto servono 50 miliardi ( in 4 anni ) per "sistemare il bilancio italiano" guarda caso meno dei 60 stimati dalla corte dei conti per corruzione.


15 miliardi dai Dipendenti pubblici. Invece saranno i dipendenti pubblici che in 4 anni caleranno del 10% cioè 350.000 lavoratori in meno facendo risparmiare 15 miliardi.


15 miliardi dai Consumi intermedi. Taglio del 10% pari a 15 miliardi. Poichè lo Stato perde di conseguenza circa 1,9 miliardi di IVA che si autoversa,  il contributo netto si riduce a 12,8 miliardi (31,9% del totale). [NB: è stata considerata un'aliquota IVA del 13,2% poichè circa il 34% dei consumi intermedi sono rimborsi ad enti sanitari privati convenzionati e sono esenti da IVA.


15 miliardi dalle Prestazioni sociali. Taglio del 3,9%. Per le pensioni (che rappresentano oltre l'80% delle Prestazioni Sociali) sarebbe facilmente realizzabile in tre anni bloccando gli adeguamenti automatici. In due anni bisognerà anche "tosare" gli assegni più consistenti. Per le altre prestazioni sociali si possono tagliare quelle indebite. Il taglio alle Prestazioni Sociali vale 13,1 miliardi ( 10,5 alle pensioni e 2,6 alle altre prestazioni); includono 1,9 miliardi di IRE e 1,1 di minore IVA sui consumi connessi; pertanto il contributo netto si riduce a 10,1 miliardi (25,2% del totale).


5 miliardi da Altre spese correnti. Taglio del 10%  pari a 6,1 miliardi. Trattandosi essenzialmente di contributi a Enti Locali e Organizzazioni internazionali il contributo netto è uguale al valore del taglio e contribuisce al totale con il 15,3%.


effetto finale ---> 1 milione di posti di lavoro persi.

domenica 5 giugno 2011

La bolla universitaria

“Non fatevi fregare dalle spese esorbitanti per ottenere una laurea che non vale niente, perché tutti gli altri ne hanno una. L’università merita di essere frequentata solo se avete intenzione di imparare qualcosa lì. Se andate all’università solo perché pensate che un pezzo di carta vi aiuti a trovare un lavoro, allora fareste molto meglio a saltare l’università e a entrare nella forza-lavoro con qualsiasi primo impiego non qualificato. La vostra esperienza vi compenserà più di qualsiasi pezzo di carta.”


Fabio Ghioni il 14 gennaio 2011 - La truffa universitaria: anche in USA le lauree sono carta straccia
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In questo vengono fornite informazioni dettagliate sulla bolla universitaria che potrà raggiungere effetti superiori a quelli della bolla immobiliare.
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Sebbene i presupposti e il contesto siano radicalmente differenti, alcune conclusioni potrebbero valere benissimo anche per noi: “La maggioranza degli americani oggi è composta da pecore che ritengono che la chiave del successo e della felicità sia seguire la stessa carriera di chiunque altro. Mentre tutti vanno a scuola per diventare avvocati, nessuno va a scuola per diventare agricoltore perché gli americani non vedono alcun guadagno nell’agricoltura. Con i prezzi dei di quasi tutti i beni agricoli saliti alle stelle nel 2010 e mentre la NIA prevede che questa tendenza continuerà nel 2011, i pochi nuovi agricoltori là fuori stanno diventando ricchi mentre gli avvocati stanno all’angolo della strada a chiedere l’elemosina.”

mercoledì 1 giugno 2011

12 e 13 giugno saranno giorni da battiquorum

Il 12 e 13 giugno potrebbe verificarsi il sorpasso dell'affluenza.
Alle comunali dello scorso maggio si è verificato un afflusso del 68,58 % al primo turno.
Se si superasse questa soglia oltre a risultare sconfitto l'attuale sistema politico si potrebbero coltivare speranze di cambiamento.
Solamente la partecipazione dei molti con i loro diritti potrebbe sconfiggere la prevalenza degli interessi dei pochi.

lunedì 30 maggio 2011

De Magistris ed il 25% antisistema

Le liste che hanno sostenuto De Magistris hanno preso 68.522 8,4 % degli elettori
Al primo turno De  Magistris ha preso 128.303 il 15,79 % degli elettori
Al secondo turno De Magistris ha preso 264.730 il 32,58 % degli elettori


Questi dati dicono chiaramente che il vecchio sistema non lo vuole piu nessuno e con il 25% degli elettori si possono ribaltare gli attuali equilibri. Seguono due proposte lette su nFA che rendono operativo quel "25% innovativo" che ha eletto De Magistris


Quorum approvativo - È necessario cambiare le regole per la validità dei referendum. La proposta è quella di sostituire la richiesta di un quorum di partecipazione del 50% con la norma attualmente usata in Germania: affinché una norma sia abrogata almeno il 25% degli elettori devono votare in favore dell'abrogazione.


Nessuno di questi - La proposta è in due parti. Primo, mettere automaticamente sulla scheda elettorale l'opzione ''nessuno di questi''. La vittoria di tale opzione comporta il commissariamento dell'ente per tre anni. Secondo, istituire la possibilità della revoca dell'elezione. Tale possibilità è messa in atto raccogliendo un numero sufficiente di firme e istituendo un referendum sulla giunta esistente. In caso di vittoria del referendum l'ente viene commissariato fino alle successive elezioni, tenute alla normale scadenza.

sabato 28 maggio 2011

Per ragionare dell' Italia

Presentazione di noiseFromAmeriKa - Per perdere tempo a scrivere un blog bisogna avere ottimismo in dosi multiple. Primo, bisogna essere ottimisti sul fatto di avere un certo flusso di cose interessanti da dire. Secondo, bisogna essere ottimisti sull'essere capaci di renderle comprensibili e scriverle. Terzo, bisogna essere ottimisti sul fatto che ci sia gente che abbia voglia di leggerle. Noi siamo ottimisti (o illusi, tanto fa lo stesso ai fini pratici), e quindi eccoci qua.......
La nostra pretesa, in questo sito, è di contribuire un al ripristino di un minimo di decenza nel dibattito, sia suggerendo gli strumenti a nostro avviso più appropriati e rigorosi per analizzare i problemi del momento, sia, ogni tanto, sollevando noi stessi qualche discussione su questioni di fondo. Soprattutto, come ha fatto Giorgio nella sua rentree', ce la prenderemo con tutte quelle affermazioni, luoghi comuni, banalità e bestialità varie che vengono continuamente ripetute senza sfida e senza commento sui mass media italiani. Ognuno lo farà con il proprio stile, chi più aggressivo e chi più conciliante, chi più sottile e chi più sfacciato, chi più prono a studiare i dati e chi più incline a elaborare teorie, chi con poche righe e chi con lunghe pagine. Ci guadagniamo il pane facendo ricerca economica, diciamo così, non banale e riportata nei nostri non proprio lillipuzzani curricula, ma scriviamo come mangiamo, con le mani che prendono ordini dalla corteccia (pre)frontale. La povertà delle idee è spesso associata, Lacan&Derrida docet, a un linguaggio complesso, con la sue belle piramidi di subordinate - che 'noi abbiamo fatto il classico' - ed un linguaggio tronfio e superbo dove ogni bisillaba è rimpiazzata da qualche parolone pescato sul Devoto-Oli. Anche in questo ci vogliamo distinguere: le idee ce le abbiamo, non c'è ragione di usare la forchetta, parlare a bassa voce e per allusioni, e fingersi Cicerone.

Oilproject, una scuola è una condizione mentale


Oilproject, adesso, è sostanzialmente tre cose:

- Una scuola in diretta online di attualità in cui è il pubblico, attraverso un sondaggio, a decidere di cosa parlare.
I talkshow-lezioni sono interattivi e non moderati: il relatore, semplicemente, risponde alle domande più votate, e cioè a quelle che riscuotono più interesse. La Scuola d'Attualità è realizzata con il fondamentale supporto dei principali gruppi studenteschi italiani. A scegliere i relatori è un gruppo di persone (vietato dire "comitato scientifico").

- Il primo "YouTube" dedicato alla formazione. Chiunque può registrare lezioni, letture di tesine, ricerche, interventi e inviarli in formato audio/video a Oilproject. Il sogno è che entro dieci anni tutte le lezioni tenute nelle scuole e nelle università pubbliche vengano condivise online a beneficio, ad esempio, di chi vive in zone con una scarsa offerta didattica, combattendo così il digital divide culturale italiano.
La qualità delle lezioni è giudicata dal pubblico attraverso votazioni e meccanismi di valutazione fra pari.

- Un sito web dove le comunità di tutta Italia (sia di attivismo civile, sia studentesco) possono promuovere le iniziative che organizzano nel mondo reale. È disponibile anche un censimento di tutti i gruppi di attivismo che abbiamo trovato. Tutte le comunità possono gestire le proprie pagine.