lunedì 27 giugno 2011

Dal valore legale al valore reale

Un sistema di prestiti per finanziare gli studi universitari in Italia
Istituto Einaudi per l’Economia e la Finanza – Einaudi Institute for Economics and Finance



Per uno studente, l’investimento in istruzione universitaria è considerevole, ha un elevato rendimento atteso ma un’alta rischiosità e, a differenza degli investimenti di un’impresa, non produce beni patrimoniali che possano esser forniti a garanzia del credito; esso è inoltre caratterizzato da un rendimento privato che è  verosimilmente inferiore al suo rendimento sociale. In queste condizioni la teoria economica suggerisce che, in assenza di mercati assicurativi perfetti, l’investimento in istruzione universitaria possa essere  minore di quanto sarebbe ottimale dal punto di vista sociale: è perciò giustificato che lo Stato intervenga per assicurare una parte del rischio che esso comporta e per sussidiarne il costo. Inoltre, fornire agli studenti la possibilità di finanziare l’accesso all’università aumenta la loro capacità di scelta e può esercitare una pressione concorrenziale sull’offerta di istruzione, contribuendo ad aumentarne la qualità. Allo stesso tempo, la disponibilità di finanziamenti può rappresntare l’occasione per una differenziazione delle tasse universitarie (magari selettiva e soggetta a vincoli), presupposto cruciale  per l’instaurarsi di un reale meccanismo concorrenziale tra le università. Infine, la necessità di soddisfare i requisiti necessari per ottenere il credito necessario agli studi  universitari può fornire un incentivo ulteriore all'impegno 

venerdì 10 giugno 2011

Manovra all'orizzonte post elettorale

Come ormai noto servono 50 miliardi ( in 4 anni ) per "sistemare il bilancio italiano" guarda caso meno dei 60 stimati dalla corte dei conti per corruzione.


15 miliardi dai Dipendenti pubblici. Invece saranno i dipendenti pubblici che in 4 anni caleranno del 10% cioè 350.000 lavoratori in meno facendo risparmiare 15 miliardi.


15 miliardi dai Consumi intermedi. Taglio del 10% pari a 15 miliardi. Poichè lo Stato perde di conseguenza circa 1,9 miliardi di IVA che si autoversa,  il contributo netto si riduce a 12,8 miliardi (31,9% del totale). [NB: è stata considerata un'aliquota IVA del 13,2% poichè circa il 34% dei consumi intermedi sono rimborsi ad enti sanitari privati convenzionati e sono esenti da IVA.


15 miliardi dalle Prestazioni sociali. Taglio del 3,9%. Per le pensioni (che rappresentano oltre l'80% delle Prestazioni Sociali) sarebbe facilmente realizzabile in tre anni bloccando gli adeguamenti automatici. In due anni bisognerà anche "tosare" gli assegni più consistenti. Per le altre prestazioni sociali si possono tagliare quelle indebite. Il taglio alle Prestazioni Sociali vale 13,1 miliardi ( 10,5 alle pensioni e 2,6 alle altre prestazioni); includono 1,9 miliardi di IRE e 1,1 di minore IVA sui consumi connessi; pertanto il contributo netto si riduce a 10,1 miliardi (25,2% del totale).


5 miliardi da Altre spese correnti. Taglio del 10%  pari a 6,1 miliardi. Trattandosi essenzialmente di contributi a Enti Locali e Organizzazioni internazionali il contributo netto è uguale al valore del taglio e contribuisce al totale con il 15,3%.


effetto finale ---> 1 milione di posti di lavoro persi.

domenica 5 giugno 2011

La bolla universitaria

“Non fatevi fregare dalle spese esorbitanti per ottenere una laurea che non vale niente, perché tutti gli altri ne hanno una. L’università merita di essere frequentata solo se avete intenzione di imparare qualcosa lì. Se andate all’università solo perché pensate che un pezzo di carta vi aiuti a trovare un lavoro, allora fareste molto meglio a saltare l’università e a entrare nella forza-lavoro con qualsiasi primo impiego non qualificato. La vostra esperienza vi compenserà più di qualsiasi pezzo di carta.”


Fabio Ghioni il 14 gennaio 2011 - La truffa universitaria: anche in USA le lauree sono carta straccia
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In questo vengono fornite informazioni dettagliate sulla bolla universitaria che potrà raggiungere effetti superiori a quelli della bolla immobiliare.
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Sebbene i presupposti e il contesto siano radicalmente differenti, alcune conclusioni potrebbero valere benissimo anche per noi: “La maggioranza degli americani oggi è composta da pecore che ritengono che la chiave del successo e della felicità sia seguire la stessa carriera di chiunque altro. Mentre tutti vanno a scuola per diventare avvocati, nessuno va a scuola per diventare agricoltore perché gli americani non vedono alcun guadagno nell’agricoltura. Con i prezzi dei di quasi tutti i beni agricoli saliti alle stelle nel 2010 e mentre la NIA prevede che questa tendenza continuerà nel 2011, i pochi nuovi agricoltori là fuori stanno diventando ricchi mentre gli avvocati stanno all’angolo della strada a chiedere l’elemosina.”

mercoledì 1 giugno 2011

12 e 13 giugno saranno giorni da battiquorum

Il 12 e 13 giugno potrebbe verificarsi il sorpasso dell'affluenza.
Alle comunali dello scorso maggio si è verificato un afflusso del 68,58 % al primo turno.
Se si superasse questa soglia oltre a risultare sconfitto l'attuale sistema politico si potrebbero coltivare speranze di cambiamento.
Solamente la partecipazione dei molti con i loro diritti potrebbe sconfiggere la prevalenza degli interessi dei pochi.