1 - Lo sviluppo della produttività ha già cancellato milioni di posti di lavoro in un numero non precisabile perché il denaro pubblico (5000 dipendenti alla presidenza della Repubblica Italiana mentre sono 12 quelli della presidenza irlandese ) o i privilegi di casta (135 piloti-sindacalisti Alitalia volano su 5 aerei cargo ) mascherano questa realtà.
2 - La crisi che si sta delineando può portare alla perdita di 2 milioni di stipendi, 300 mila precari già a fine 2008 ,700 mila nel 2009 ed ancora 500 mila nel 2010 e 500 nel
3 - Il calo delle entrate pubbliche, pensiamo solo all'accisa dei carburanti che nel 2009 potrebbe apportare 10 miliardi di euro in meno, unito al debito pubblico ormai al limite del sopportabile rendono impossibile qualsiasi politica di espansione forzata della domanda.
In questo quadro non resta molta alternativa al conflitto a meno che si ponga consapevolmente mano a quasi tutte le regole che attualmente "ci organizzano la convivenza" cominciando dal primo articolo della costituzione che dice "L'Italia e' una Repubblica democratica fondata sul lavoro" ma che forse ormai è bene trasformare in "